La sovra-produzione di contenuti per il web
Negli ultimi anni numerosi siti web e redazioni di portali hanno cominciato a produrre enormi quantità di contenuti di scarso interesse per gli utenti, rimacinando e ripubblicando informazioni e notizie già presenti sul web o di poco conto solo per far vedere che i siti erano ricchi di contenuti e costantemente aggiornati.
I motori di ricerca, primo su tutti Google, hanno sempre premiato chi aggiorna spesso i siti web ma fino a poco tempo fa con scarso successo nel valutare quali di questi contenuti erano degni di nota. Di conseguenza questo atteggiamento ha generato un effetto a catena che ha portato alla penalizzazione generale di una grossa fetta dei siti web.
Le contromisure di Google
Da poco più di un anno Google ha quindi deciso di dare una svolta a questo fenomeno implementando algoritmi molto più sofisticati per identificare e distinguere i siti web in base alla qualità dei loro contenuti. Con l’introduzione degli aggiornamenti chiamati prima Google Panda e poi Google Penguin, e le loro numerose revisioni, il colosso della ricerca online ha dato un giro di vite per arginare il problema.
E così, nel mondo del posizionamento su Google ed in generale nel panorama del SEO, è emerso in primo piano il concetto di «qualità dei contenuti», il fattore che ora deve essere considerato come principale obiettivo per creare un sito web di successo.
Valutare la qualità dei contenuti
Certamente stabilire la qualità dei contenuti non è una impresa facile. Ci si deve basare sulla quantità di testo? Sulla correttezza ortografica? Sulla originalità dei contenuti?
Sicuramente dal punto di vista umano è possibile apprezzare quando una pagina che si sta leggendo è di qualità. Le motivazioni possono essere molte: ad esempio testi con un taglio originale, oppure approfondimenti curati e ricchi di informazioni possono essere ritenuti di maggiore qualità rispetto a considerazioni banali e scontate o articoli brevi che non introducono alcuna novità.
Con il passare del tempo gli utenti stanno cominciando a fare delle scelte anche sul loro modo di vivere il web e sono in grado di premiare la qualità che percepiscono navigando un sito web. Come? Condividendo nei social network, ad esempio. Google tiene conto di centinaia di fattori, linguistici, strutturali e, sempre più spesso, valuta anche il coinvolgimento sociale come parametro per determinare la qualità, la credibilità e l’autorevolezza di una pagina.
Come creare contenuti di qualità per il SEO?
Non si può più mirare solo alla quantità di pagine ed alla frequenza di pubblicazione. Al giorno d’oggi per creare un sito web di qualità, che sia tenuto in considerazione da Google e soprattutto guadagni consensi da parte degli utenti, è importante definire una precisa strategia editoriale che dia valore ai contenuti.
I vantaggi nel creare contenuti di qualità
Creare contenuti di qualità ha numerosi vantaggi. Oltre a quanto già illustrato fino ad ora, va sottolineato che una pagina di un sito web, quando è di buona qualità, mantiene il suo valore anche nel corso del tempo, fornendo autorevolezza e rafforzando il valore complessivo del sito web.
Infine una pagina con dei contenuti di qualità ha molte più possibilità di ricevere dei link da parte di altri siti. Anche in questo caso Google tiene conto dei link in ingresso (chiamati backlink) che possono influire positivamente nel posizionamento di un sito web.