I tre aggiornamenti più discussi nelle ultime settimane
Panda 3.5
Il 19 di aprile è stato lanciato l’aggiornamento 3.5 della famiglia Panda Update con lo scopo di identificare i siti web di bassa qualità e di conseguenza restituire dei risultati di maggior valore agli utenti.
Penguin Update
Dopo pochi giorni, il 24 aprile, è stato il turno del Penguin Update con l’obiettivo di combattere lo spam generato da alcuni siti web. Si può trovare un approfondimento nell’articolo Considerazioni SEO sul Penguin Update di Google. Grazie a questo aggiornamento si cerca di ridurre il numero di siti che scalano le posizioni nelle SERP attraverso l’uso di tecniche «spam».
Panda 3.6
Infine, il 27 aprile scorso è stato messo in azione un ulteriore aggiornamento: Panda 3.6. Anche in questo caso lo scopo è quello di raffinare il sistema che permette di fornire risultati di qualità.
Altre innovazioni negli algoritmi Google
Per fare un po’ di chiarezza Google ha quindi reso pubblico un elenco di tutte le novità. Alcune sono decisamente interessanti mentre altre hanno invece una rilevanza marginale o sono semplicemente delle correzioni di bug. Ecco quelle più significative.
- Tra i vari cambiamenti introdotti ad aprile, troviamo molti aggiornamenti linguistici: il motore di ricerca Google è ora in grado di fornire con più precisione i risultati nella lingua degli utenti, stabilendo quali siano i contenuti più importanti in base alla lingua di una particolare nazione. Ad esempio, alcune tipologie di informazioni potrebbero essere più rilevanti in Italia ma meno importanti in Svezia.
- In passato poteva capitare che lo stesso dominio apparisse più volte per una stessa ricerca, di fatto monopolizzandola. Uno degli aggiornamenti di aprile cerca quindi di differenziare i risultati mostrando indirizzi da più domini differenti.
- Anche la generazione degli snipplet è stata perfezionata. Sia i titoli che le descrizioni dei risultati che appaiono nella SERP ora vengono generati con maggiore chiarezza così da fornire informazioni più dettagliate, precise e concise.
- Il meccanismo di identificazione dei contenuti recenti che vengono pubblicati dai siti web è stato reso più efficiente in modo da poter offrire le notizie più fresche correlate alla chiave di ricerca. Allo stesso tempo i contenuti recenti ma di bassa qualità non vengono tenuti in considerazione. Infine anche la visualizzazione delle cosiddette «breaking news» in alcuni casi avrà una grafica diversa dagli altri risultati per essere messa in evidenza anche con l’uso di più immagini (a discrezione di Google).
- I suggerimenti sulle ricerche e la correzione degli errori di battitura hanno ricevuto diversi aggiornamenti anche in relazione alle diverse esigenze linguistiche.
- Infine va sottolineato che il numero di documenti memorizzati, gestiti ed analizzati nei server di Google è stato aumentato del 15%. Ciò significa che la qualità e la pertinenza dei risultati proposti sarà ulteriormente migliorata.
Queste novità confermano come Google stia lavorando incessantemente per offrire un servizio di qualità ai propri utenti.
La maggior parte del traffico in rete viene veicolata dalle ricerche effettuate proprio nel motore di ricerca Google e quindi, data l’enorme quantità di siti web ed informazioni presenti in rete, è necessario che Google fornisca risultati attinenti ai bisogni degli utenti.
Cosa cambia per il SEO?
Come spesso accade in seguito agli aggiornamenti dei motori di ricerca, anche in questo caso si può osservare come i contenuti di qualità forniti da siti web ben realizzati, aggiornati frequentemente ed attenti alle esigenze degli utenti, siano premiati. Chi invece non si è soffermato a sviluppare un servizio «per gli utenti» ma al contrario ha cercato di «imbrogliare» i motori può avere delle brutte sorprese.
Ancora una volta nel SEO si conferma che l’obbiettivo è quello di pensare agli utenti creando un sito di qualità. Ma cosa si intende per «qualità»?
Agli occhi di Google possiamo definire la qualità di un sito web attraverso due macro-indicatori:
- Qualità intrinseca del sito e dei contenuti.
- Reputazione del sito in base alla popolarità dello stesso.
In passato il secondo punto aveva un peso forse troppo esagerato, ma come possiamo vedere anche con i recenti sviluppi, la qualità delle informazioni sta guadagnando una rilevanza sempre più elevata. Va anche sottolineato che grazie alla diffusione dei social network il secondo punto si sta evolvendo dalla semplice presenza di link in entrata al coinvolgimento sociale con conseguenze non indifferenti.
Gli aggiornamenti di aprile non stravolgono il SEO, bensì riaffermano come il posizionamento nei motori di ricerca sia una attività dinamica che deve seguire giorno dopo giorno le esigenze dei navigatori e del web stesso.