Come si misura l’efficacia di un sito web?
Di solito si usa misurare l’efficacia della progettazione di un sito web attraverso quelli che sono i suoi effetti. Ovvero ci si basa sulle azioni che un utente compie quando decide di soffermarsi sulle nostre pagine.
A questo scopo esistono degli strumenti analitici, come ad esempio Google Analytics, che registrano il traffico e le azioni che gli utenti effettuano in un sito web. Questi strumenti forniscono una grande quantità di dati che ci permettono di dare delle risposte concrete a quella che è la reale efficacia del sito web.
I dati di accesso ad un sito web sono il fine o possono essere un mezzo?
«Se ad un visitatore piace il contenuto di un sito web allora sarà più probabile che ritorni a visitarlo in futuro.»
Questo modo di pensare non è più l’unico aspetto da considerare per un sito web di successo.
Tradizionalmente, l’uso più comune degli strumenti di analisi del traffico di un sito web è infatti quello di tener traccia del numero di visitatori e del raggiungimento degli obiettivi prestabiliti. Questo perché il numero di visite ricevute in una pagina web è sempre stato usato per avere un riscontro sull’efficacia di quella pagina, oggi però non è più così.
Quello su cui si deve prestare attenzione è l’utente e il suo comportamento. Mentre l’ottica passata poneva l’accento solo sui risultati finali, adesso è fondamentale studiare ed analizzare le azioni e le esigenze degli utenti per ottimizzare e migliorare costantemente il sito web ed il suo rendimento.
Cos’è la web analytics?
È impossibile capire esattamente cosa un utente fa quando naviga in rete, per questo si rende necessario studiare le tendenze degli utenti ed è quindi fondamentale raccogliere i dati che derivano dal traffico dei siti web. Sistemi come Google Analytics sono in grado di fornire dati, numeri ed informazioni concrete che descrivono in maniera precisa cosa gli utenti fanno.
A partire da questi dati possiamo analizzare il comportamento degli utenti e quindi tradurre i numeri e le statistiche raccolte dagli strumenti a nostra disposizione in deduzioni e stime che descrivono i bisogni delle persone e le risposte che cercano attraverso il web.
Come si analizzano i dati di accesso ad un sito e cosa si può ottenere?
Per svolgere questo tipo di analisi si inizia definendo l’obiettivo che vogliamo raggiungere. Questo obiettivo deve essere qualcosa di specifico e quantificabile. Ad esempio si potrebbe voler individuare come gli utenti reagiscono di fronte ad una landing page.
Quindi si inizia una misura di qualcosa che tipicamente è associabile al nostro obiettivo e che sia tracciabile. Per una sottoscrizione ad una mailing list potremmo voler contare quante aperture di link ci sono, ad esempio, oppure quante volte viene consegnata. Mentre nel caso di una landing page si tiene traccia di quanti utenti hanno compilato un form ecc.
A questo punto diventa importante il Key Performance Indicator (KPI) o indicatore chiave di prestazione. Si tratta di un indice che tiene traccia del fenomeno che si sta misurando. In particolare si esamina il fattore di conversione che esprime la conversione di un’azione in un’altra strettamente legata all’ottenimento dell’obiettivo fissato e che è per questo essenziale controllare. Ad esempio, si potrebbe voler verificare quanti coupon vengono utilizzati a partire dalla sottoscrizione dell’email.
Il controllo di questi aspetti permette di avere una panoramica della situazione attuale ed allo stesso tempo è un valido aiuto per introdurre eventuali variazioni alla strategia intrapresa per l’ottenimento dei risultati desiderati.
Ad esempio, sapere che in cinque giorni si sono ottenute mille conversioni, potrebbe essere il punto di partenza per ottimizzare il processo così da arrivare a cinquemila conversioni in dieci giorni, magari andando a modificare qualcosa nel design o nel modo di comunicare.
Avere la situazione sotto controllo è un fattore essenziale per chi desidera ottenere il massimo attraverso il web perché dà la possibilità di aggiustare e monitorare in tempo reale gli imprevisti prima che sia troppo tardi.
Dopo aver raccolto ed esaminato i dati vanno quindi effettuate delle azioni correttive o migliorative sulla base di quanto analizzato.
Ad esempio, per la sottoscrizione delle email potrebbe essere necessario creare una nuova grafica per la landing page, oppure cambiare l’oggetto delle email inviate, modificare il modo con cui si cerca di ottenere una conversione nell’email stessa ecc.
Monitorando i dati di accesso ad un sito e gli altri dati che si possono raccogliere attraverso la rete (ad esempio tramite i social network o campagne email) si è in grado di ottimizzare e migliorare le performance del proprio sito web e delle campagne promozionali online.